Anche settembre è finito e, con la fine del mese, ecco i nostri personalissimi Top e Flop dei film di settembre 2014.
Sara
TOP
Frances Ha di Noah Baumbach
L'intelligente pellicola di Baumbach, scritta assieme alla protagonista Greta Gerwig, dimostra come attraverso un film semplice, che sottrae anche i colori, si possa creare un piccolo gioiellino di formazione, dove Frances impara a diventare adulta e a prendersi le sue responsabilità in una New York ricca di figli di papà e hipster. Una pellicola sulla crescita, sulle varie facce dell'amore che parla direttamente ai 20enni con una profondità, leggerezza ed energia che la Gerwig trasmette allo spettatore, investendolo di un turbine di emozioni.
Frances Ha è un film brillante che mette in luce alcuni aspetti della vita che vengono trattati sempre con leggerezza o messi in secondo piano al cinema, e che qui trovano invece la loro forza di essere, d'imporsi e anche di commuovere. Amicizia come l'amore, sentimenti fortissimi che vivono in parallelo, che non possono dividersi gli uni dagli altri. Una pellicola vera che vince il confronto con il miglior Woody Allen.
FLOP
Pasolini di Abel Ferrara
Partendo dal presupposto che, avendolo visto, probabilmente qui ci sarebbe stato Sex Tape di Jake Kasdan con Cameron Diaz e Jason Segel, non posso non dedicare la sezione Flop di settembre ad uno dei film più deludenti del periodo, il Pasolini di Ferrara. Una dicotomia inscindibile, perché quello sullo schermo è solo ed esclusivamente del cineasta (e dei suoi collaboratori). La sua pellicola è un semplice compitino svolto con diligenza, dove tutto è più o meno al suo posto, ma dove manca una cosa fondamentale per un film: l'emozione. Non si riesce ad essere trascinati da queste ultime 24 ore del maestro, non si prova assolutamente niente davanti a sequenze eseguite perfettamente, ma che non trasmettono quello che dovrebbero. Dafoe si barcamena tra un italiano stentato e l'inglese, togliendo anche una possibile totale verosimiglianza con Pasolini. Chi non sapeva nulla del regista prima di vedere questo film, esce che ne sa esattamente come prima e questa è una grande pecca. Occasione mancata.
MENZIONE SPECIALE
Posh di Lone Scherfig
Checché se ne dica, la nuova pellicola di Lone Scherfig è una di quelle che fatichi a dimenticare, che costruisce i propri personaggi con estrema attenzione, creando il giusto background per il climax crescente che pervade l'intera pellicola. Un film sorprendentemente potente e solido con una buonissima sceneggiatura che, come detto, non dimentica mai di caratterizzare i personaggi (forse chi ne risente di più, però è Douglas Booth) in un climax di tensione crescente alla Osange County con un Max Irons, ed in particolar modo Sam Claflin in stato di grazia. Cinico e spietato al punto giusto.
Alice
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The Giver - Il Mondo di Jonas di Phillip Noyce
Tratto da uno dei romanzi facente parte del genere young adult, The Giver sbarca al cinema grazie ad uno dei protagonisti della pellicola, Jeff Bridges, che da sempre ne è affascinato e riesce nell’intento di appassionare anche lo spettatore. Rispetto ad Hunger Games o Divergent, le saghe più famose, The Giver però, sembra rivolgersi ad un pubblico più adulto. Meno ricco dal punto di vista degli effetti speciali e senza battaglie armate, la pellicola di Noyce è più votata alla riflessione, alla profondità umana ed è molto più concettuale.
Sospeso in mezzo alle nuvole, come il regista lo mostra, il mondo in cui vive Jonas è ingabbiato in uno schema ed in convinzioni e regole che tarpano le ali ai suoi abitanti, il tema essenziale è appunto la ricerca della propria libertà e della capacità di poter decidere. Immerso tra realtà e finzione, The Giver riesce a coinvolgere lo spettatore, raccontandogli una storia che sembra senza tempo, che da' adito alla riflessione, è evocativo e riesce a mantenere tutto in perfetto equilibrio.
FLOP
Bastardi in Divisa di Luke Greenfield
Arido dal punto di vista della sceneggiatura, così come per quanto riguarda la recitazione e le gags banali, è Bastardi in divisa, la pellicola pseudo comica di Luke Greenfield il Flop del mese. Nonostante la chimica fra i due protagonisti e la loro natura comica, Jake Johnson e Damon Wayans Jr., nulla riesce a far sì che il film riesca almeno a strappare qualche risata. L’intento era quello di fare una commedia che in maniera divertente riflettesse su temi come il credere in se stessi, il maturare e prendersi delle responsabilità, quello che ne risulta però, è una successione di gags inutili e poco divertenti, che tolgono anche quel briciolo di sensatezza all’intento di Greenfield. Un film che sa di visto e rivisto, fatto solo per l’intrattenimento, che però non riesce nemmeno a finalizzare.
MENZIONE SPECIALE
Colpa delle Stelle di Josh Boone
La menzione speciale del mese è senza ombra di dubbio per Colpa delle stelle, il film di John Boone, che racconta una delle storie più romantiche e commuoventi degli ultimi anni. Tratto dal romanzo ‘’Tutta colpa delle stelle’’ dello scrittore John Green, il film, grazie anche ai suoi protagonisti (Shailene Woodley e Ansel Elgort) con semplicità, genuinità e con una quasi perfetta fedeltà al libro, riesce ad entrare nel cuore degli adolescenti e non solo. Umorismo e tenerezza sono le chiavi vincenti, in grado di far emozionare e divertire allo stesso tempo, perché come dice la protagonista fin dall’inizio ‘’ Raccontare una storia triste non è facile’’.
Sara Prian ed Alice Bianco